Compito C18.
Il diario del papà quando era bambino
Nota bene:
Scrivi il diario del papà (anche usando la tua immaginazione, fantasia, intuito, istinto, sesto senso) dal punto di vista di un bambino ferito, arrabbiato, confuso, indifeso, triste, solo, incompreso, impaurito, abbandonato. Scrivi alcune pagine (minimo due pagine). Scrivi ininterrottamente per più di un ora (idealmente per due ore, o se vuoi, puoi anche fare di più).
Scrivi in prima persona. Per esempio: “Mi sento triste perché la mamma e il papà hanno appena litigato ed è tutta colpa mia perché io volevo le macchinine”.
Ricordati che è un gioco e non per forza sarà la verità assoluta su ciò che ha vissuto il tuo papà nella sua infanzia. (D'altronde ne anche la lettera brutta che hai scritta al papà era la verità assoluta sulla tua d'infanzia.)
Se ci sono dei dettagli dell'infanzia del papà che conosci già, magari da racconti che hai sentito, oppure altre che sai con certezza che è veramente successo nel suo passato, ovviamente li puoi includere se vuoi. Per il resto dovrai inventare, immaginare e intuire i dettagli della sua infanzia. In questo compito inventare va benissimo.
Ricordati che è tutto un gioco. Quindi respira, sorridi e ringrazia.
Il diario del papà quando era bambino
Nota bene:
- Va bene se si ripetono certe cose nei vari compiti.
- Fallo come se tutto fosse un gioco.
- Ottieni risultati in base a quanto ti impegni e quanto investi. Più energia e più intenzione ci metti nel fare questi compiti, e più vedrai sentirai i risultati che ti porteranno.
- Fare solo un compito alla volta. Finire il compito attuale totalmente prima di leggere o iniziare il compito successivo.
- Questi compiti sono per te e solo per te. Non devi mai condividerli con nessuno per nessun motivo. A fine percorso cancella tutti i compiti e tutti i file e tutte le mail che li contengono.
- Ricordati che è tutto un gioco. Quindi respira, sorridi e ringrazia.
Scrivi il diario del papà (anche usando la tua immaginazione, fantasia, intuito, istinto, sesto senso) dal punto di vista di un bambino ferito, arrabbiato, confuso, indifeso, triste, solo, incompreso, impaurito, abbandonato. Scrivi alcune pagine (minimo due pagine). Scrivi ininterrottamente per più di un ora (idealmente per due ore, o se vuoi, puoi anche fare di più).
Scrivi in prima persona. Per esempio: “Mi sento triste perché la mamma e il papà hanno appena litigato ed è tutta colpa mia perché io volevo le macchinine”.
Ricordati che è un gioco e non per forza sarà la verità assoluta su ciò che ha vissuto il tuo papà nella sua infanzia. (D'altronde ne anche la lettera brutta che hai scritta al papà era la verità assoluta sulla tua d'infanzia.)
Se ci sono dei dettagli dell'infanzia del papà che conosci già, magari da racconti che hai sentito, oppure altre che sai con certezza che è veramente successo nel suo passato, ovviamente li puoi includere se vuoi. Per il resto dovrai inventare, immaginare e intuire i dettagli della sua infanzia. In questo compito inventare va benissimo.
Ricordati che è tutto un gioco. Quindi respira, sorridi e ringrazia.